lunedì 27 ottobre 2014

Alberi d'autunno

Brrrrrrrrrrrrrr...che freddo!! Nel Bosco dell'Infanzia è giunto l'autunno! 
La natura, per contrastare il soffio freddo del vento che ci avvolge con il suo soffio, ci scalda con i suoi colori caldi sulle tinte del rosso, arancio, giallo...

Le foglie mutano colore lentamente e, quando sono stanche, si staccano dai rami andando a riposare ai piedi del proprio albero, danzando graziosamente durante la discesa.

Passeggiando all'aperto con i nostri bimbi osserviamo questo ballo vorticoso, andiamo alla ricerca delle foglie più sgargianti, saltiamo su quelle più "croccanti" e rappresentiamo poi con loro queste meravigliose esperienze sensoriali.

Saltellando qua e là nei vari siti dedicati all'infanzia, ho pizzicato qualche idea carina da proporvi:

Crafty Morning
Crafty Morning
Pianeta Bambini
Nano Press Donna
Scuole Unimc
Infanzia Monte Ortone
Inglese Precoce
Learners in Bloom
I heart crafty things
Crafty Morning
Laboratori per bambini
Bimbi Felici a Casa
Crafty Morning





lunedì 20 ottobre 2014

Colori a palla

"Colori a palla" è un'attività simpatica da svolgere con i nostri bimbi per farli uscire dai soliti schemi secondo cui si può dipingere solo stando seduti al tavolo con un pennello in mano. Permettiamo loro, invece, di assaporare il piacere di sporcarsi le dita con i colori, e di divertirsi sperimentando la pittura con creatività.

Occorrente:
  • 3 vaschette per la tempera;
  • tempera rossa, blu, gialla;
  • alcune biglie o palline di gomma (almeno una per ciascuna vaschetta);
  • un foglio bianco per ciascun bambino;
  • contenitori di alluminio (grandi almeno quanto i fogli che decidiamo di utilizzare).

Svolgimento
  • Mettere un foglio dentro ad un contenitore di alluminio ed invitare un bambino ad intingere la pallina nella vaschetta con la tempera rossa, blu o gialla.
  • Far rotolare a piacimento la biglia all'interno del contenitore di alluminio.
  • Quando e se lo si desidera, si può cambiare colore riponendo la prima pallina all'interno della relativa vaschetta, prendendo poi un'altra pallina da una vaschetta con un altro colore.
  • Facciamo asciugare i dipinti così ottenuti ed, una volta asciutti, possiamo rilegarli creando un albo illustrato, oppure possiamo appenderli in bella mostra.


Suggerimenti:
  • Lasciamo che il bambino sperimenti liberamente i colori ed i materiali a disposizione, sviluppando la propria creatività.
  • E'possibile anche proporre di posizionare la palline sul foglio e muovere l'intero contenitore di alluminio. In questo modo le biglie seguiranno una traiettoria casuale e non determinata dal bambino, offrendoci un risultato inaspettato.
  • Volendo, questa attività può essere proposta anche come lavoro di gruppo, invitando i bambini a tracciare a turno le proprie scie su un unico cartellone.

INDICAZIONI SPECIFICHE PER INSEGNANTI

Campo di esperienza: immagini, suoni, colori.
Traguardo per lo sviluppo della competenza: il bambino utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.
Obiettivi
  • sperimentare nuove tecniche pittoriche;
  • discriminare i colori primari;
  • accettare di sporcarsi le mani con la tempera.


martedì 14 ottobre 2014

"Raccontami una storia"

32 storie della tradizione, narrate con semplicità e chiarezza, accompagnate da illustrazioni meravigliose, all'interno di questa raccolta tascabile dal titolo:

"Raccontami una storia"

Quando ho visto questo libro sullo scaffale della libreria me ne sono subito innamorata. 

Gli aspetti che maggiormente mi hanno colpita sono stati i seguenti:
  • ha una dimensione tale da poterlo infilare facilmente anche in una borsetta dalle piccole dimensioni;
  • contiene un gran numero di storie;
  • i racconti durano all'incirca 8 paginette, perciò non sono né troppo brevi da non avere il tempo di coinvolgere all'ascolto, né troppo lunghi da annoiare;
  • le illustrazioni sono splendide: accompagnano il testo con tinte tenui e tratti dolci. Inoltre, si prolungano in cornicette che "avvolgono" le pagine come a voler sembrare una finestra su un mondo magico;
  • ultimo fattore, che non va assolutamente trascurato, il libro costa solo 10 euro.

Se per mestiere o per piacere anche a voi torna utile avere sempre a portata di mano una fiaba da raccontare...avete trovato il libro giusto!!


lunedì 13 ottobre 2014

Un riccio...fra i ricci

Con l'arrivo dell'autunno ecco spuntare un bel cesto pieno zeppo di melagrane, foglie secche, e castagne nei loro gusci...ma fra questi si nasconde anche un piccolo animaletto...un riccio!!
Forse è stato proprio lui a portarci in dono questi frutti autunnali.


Permettiamo ai nostri bimbi di esplorare il contenuto del cesto attraverso i sensi. Guardiamo i colori e le forme di questi oggetti, cercando innanzitutto di riconoscerli ed attribuire loro un nome. Tocchiamo poi (con cautela) i vari elementi, annusiamoli, ascoltiamo il suono delle foglie che scricchiolano se vengono sbriciolate e quello delle castagne mentre vengono aperte e tolte dal loro guscio. Sgraniamo i chicchi contenuti nella melagrana e proviamo ad assaggiarli. 

Sono tutte esperienze estremamente coinvolgenti e stimolanti che aprono la strada ad un numero illimitato di attività. Si può, ad esempio, provare a "costruire" con l'aiuto dei bambini una storia che spieghi la comparsa del riccio e del suo dono; oppure fare una spremuta di melagrana; o realizzare dei collage con gli elementi autunnali del cesto; rappresentarli graficamente; scoprire se le castagne galleggiano; colorare utilizzando un pennello ed il succo della melagrana; ecc.

Lasciamoci guidare dalla fantasia e dalla curiosità dei nostri bimbi!!



sabato 11 ottobre 2014

Competenze linguistiche


Molte volte, quando ci rivolgiamo ai bambini piccoli, tendiamo ad utilizzare un linguaggio banalizzato e povero. Il nostro intento è quello di rendere i nostri messaggi comprensibili, semplificando il più possibile il lessico e le strutture delle frasi. 
Questo però impedisce al bambino di sviluppare la propria competenza linguistica, di ampliare il proprio vocabolario e di esprimersi in maniera corretta.
Un consiglio è quello di non avere paura nel usare le giuste coniugazioni verbali, poiché il bambino comprenderà comunque il contenuto del nostro messaggio, sviluppando inoltre una sensibilità sempre maggiore verso i diversi tempi verbali. In questo modo, ad esempio, si potrà permettere una familiarizzare, in primis uditiva, con i congiuntivi, che troveranno, col passare del tempo, un utilizzo sempre maggiore e corretto nei discorsi quotidiani. 
Un altro suggerimento può essere quello di non ridurre i nostri discorsi ad "un pugno" di termini da ripetere indistintamente come sinonimi di una decina o più parole. Perciò, non limitiamoci nel dire ai nostri bimbi "E' pronta la pappa" quando ci apprestiamo a fare colazione, merenda, pranzare, cenare o fare uno spuntino. La "pappa" può essere il cibo, la pietanza o ciò che la mamma ha acquistato facendo la spesa. 

Non c'è da preoccuparsi, perché quando i bambini non capiscono quanto viene detto loro, non hanno alcun problema nel chiedere spiegazioni. Aiutiamoli dunque a crescere e ad esprimersi in maniera sempre più adeguata ed efficace. 

Volendo valutare il livello raggiunto all'interno della competenza linguistica, si possono utilizzare diversi item:
  • comprende ciò che gli viene detto;
  • pronuncia correttamente le parole;
  • rispetta le regole grammaticali;
  • si esprime con chiarezza logica;
  • attribuisce il nome corretto a ciascun oggetto o concetto (ad esempio ai sentimenti);
  • utilizza un numero sempre maggiore di vocaboli;
  • riconosce alcuni sinonimi delle parole più familiari;
  • utilizza dei sinonimi per indicare i concetti che utilizza più frequentemente;
  • si esprime utilizzando differenti intonazioni;
  • coniuga i verbi correttamente;
  • fa uso di proposizioni subordinate.

Utilizzando questi indicatori come se fossero delle domande, nel tempo si dovrebbe ottenere un numero sempre maggiore di risposte positive. In questo modo, si potranno documentare i progressi ed i risultati ottenuti dal bambino nel processo di miglioramento all'interno dell'ambito della competenza linguistica. 

Un ultimo consiglio: per aiutare i nostri bambini in questo lungo cammino di crescita, stiamo loro accanto, armati di tanta buona volontà e di una montagna di libri.



venerdì 10 ottobre 2014

Le ore della scuola

Una piccola filastrocca che può facilitare la memorizzazione della routine della giornata scolastica da parte dei bambini:


Alle 7 ogni mattina 
mi risveglia la mammina.
Alle 8 via di fretta
c'è la scuola che mi aspetta.
Alle 9 la merenda
che la fame è già tremenda.
Alle 10 che si fa?
Giochi e colori a volontà. 
Alle 11 ci prepariamo 
perché alle 12 pranziamo.
Fino all'1 poi si sa,
mangeremo a sazietà.
Alle 2 un po'di riposo:
anche giocare è faticoso.
Alle 3 ancora ballo e canto:
di stare a scuola mai mi stanco.
Poi alle 4 a casa si va
dove ci sono mamma e papà.
Tante le ore che son passate
come tante belle giornate
che ricominciano così:
alle 7 di ogni dì.



mercoledì 8 ottobre 2014

Coloriamo le routine

Il ritmo nella scuola dell'infanzia è scandito da tanti piccoli momenti che si susseguono sempre nella stessa sequenza.
Questi punti saldi hanno la funzione di rassicurare i bambini, offrendo loro la possibilità di riordinare nella propria mente le diverse azioni che svolgono durante la giornata ma, soprattutto, permettono di prevedere ciò che accadrà nel futuro prossimo.

Per agevolare la familiarizzazione e l'interiorizzazione della routine suggerisco di proporre ai bambini delle immagini rappresentative dei momenti più importanti della giornata scolastica. Questi disegni potranno essere colorati dai bambini stessi, oppure ottenuti tramite dei giochi, ad esempio con una caccia al tesoro. In questo caso, potrebbero trovare dietro agli asciugamani del bagno la figura di un bimbo si lava le mani, oppure sotto ad una caraffa della sala da pranzo la rappresentazione di una bambina che mangia composta a tavola.

Una volta raccolte tutte le immagini, consiglio di appenderle in classe una accanto all'altra, creando una linea del tempo figurata. In questo modo, per ciascun bambino sarà sempre chiaro in quale fase della giornata si trova e ciò che lo aspetta.



Di seguito vi propongo alcuni siti nei quali ho trovato delle belle immagini relative alla routine. In questo modo potete scaricarle e usufruirne sia a casa che a scuola.




domenica 5 ottobre 2014

Giornata mondiale dell'insegnante

Per chi ogni giorno si impegna con passione in quella nobile arte che è l'insegnamento,
per chi è disposto a donare tutto il suo amore incondizionatamente,
per chi, anche nei momenti di stanchezza più assoluta, trova ancora le forze per sorridere,
per chi l'orario di lavoro non termina con l'uscita da scuola, ma a volte continua anche di notte,
per chi, all'occorrenza, diventa attore, ingegnere, infermiere, cuoco, cantante, acrobata e quant'altro,
per chi mette l'anima nell'accompagnare i suoi bimbi in una parte significativa di quel lungo cammino che è la vita

...


un sincero augurio in questa giornata dedicata a chi è insegnante per vocazione!




giovedì 2 ottobre 2014

Un pensiero per i nonni

Ci son delle cose
che solo i nonni sanno,
son storie più lontane
di quelle di quest'anno.
Ci sono delle coccole
che solo i nonni fanno,
per loro tutti i giorni
sono il tuo compleanno.
Ci sono nonni e nonne
che fretta mai non hanno:
nonni e nipoti piano nel tempo 
insieme stanno.
                                                Bruno Tognoli



mercoledì 1 ottobre 2014

Competenze ludiche


"Ad essere persona si giunge attraverso il gioco, e non è casuale che, in molte occasioni, le persone migliori siano quelle che più hanno giocato e che continuano a farlo" (tratto da "Los juegos en la motricidad infantil de los 3 a los 6 años", Ruiz Juan et al, 2003).

A mio parere, il gioco è uno degli aspetti più importanti e determinanti della vita umana e merita il giusto rispetto e la massima attenzione, soprattutto in ambito scolastico. 
E' per questo che secondo me risulta fondamentale una sua osservazione e valutazione. Infatti, in base a come un bambino gioca, si possono comprendere diverse sfaccettature del suo carattere, della sua personalità, del modo in cui si rapporta con il mondo e con gli altri. Inoltre, offre la possibilità di "vedere" l'interiorità del bambino, che si manifesta proprio tramite l'azione ludica.

Alcuni degli item che possono aiutarci in questo compito di valutazione sono i seguenti:

  • gioca;
  • prende parte a diverse tipologie di gioco;
  • utilizza gli oggetti ludici in modo appropriato;
  • gioca in compagnia di altri bambini;
  • condivide i giochi con altri bambini;
  • organizza i giochi con gli altri bambini;
  • comprende e rispetta le regole di gioco;
  • negozia le regole;
  • accetta la sconfitta.

Utilizzando gli indicatori come delle domande, nel tempo si dovrebbe ottenere un numero sempre maggiore di risposte positive. Prendiamo come esempio la domanda: "Il/La bambino/a accetta la sconfitta?". Inizialmente può succedere che questo atteggiamento costruttivo non venga manifestato dal/dalla bambino/a. Questo può accadere per svariati motivi: magari non è solito/a prender parte a giochi in cui c'è un vincitore ed un vinto, oppure può vivere in un clima familiare troppo protettivo, dove non deve mai fare i conti con la frustrazione della sconfitta, oppure può essere particolarmente bravo/a da perdere così di rado da non essere abituato/a a questo evento spiacevole. 
Gestire l'insieme dei sentimenti negativi che comporta una sconfitta non è affatto facile. Con il tempo, però, bisogna imparare che non si può vincere sempre e che sono altri gli aspetti importanti del gioco. Certo, vincere è piacevole, non diciamoci bugie...però saper perdere è un valore imprescindibile che sta alla base di quella che da adulti sarà la capacità costruttiva di autocritica, fondamentale per consentire il miglioramento e la crescita personali.

Accompagnando il bambino in questo percorso di maturazione, la risposta alla domanda "Accetta la sconfitta?" prima o poi diventerà un "Si", dimostrando che c'è stata una crescita nell'ambito delle competenze ludiche con delle ricadute significative in molti altri ambiti della vita e della personalità dell'interessato.






martedì 30 settembre 2014

Competenze sociali

Durante le prime settimane di scuola dedichiamo del tempo per osservare l'evolversi delle dinamiche sociali che si stanno instaurando all'interno della sezione. Queste rilevazioni ci permettono infatti di avere un quadro della situazione e di intervenire quando reputiamo sia il caso di modificare l'atteggiamento di uno o dell'altro bambino o dell'insegnante stessa nei confronti del singolo e/o del gruppo. 
Teniamo presente che il nostro obiettivo è che si venga a creare un bell'ambiente piacevole e rilassato in cui ciascuno si senta rispettato ed accolto.

Alcuni degli indicatori che, a mio parere, ci permettono di valutare il grado di socialità instauratosi in sezione sono i seguenti:

  • accetta la presenza dei compagni di sezione;
  • si relaziona positivamente con i compagni;
  • ricerca la compagnia dei coetanei;
  • comunica con i compagni attraverso le parole;
  • si relaziona con l'insegnante;
  • si rivolge all'insegnante verbalmente;
  • si relaziona con gli altri adulti della scuola;
  • ascolta gli altri;
  • condivide i giochi con gli altri;
  • non necessita di una figura mediatrice durante il gioco con i compagni;
  • non manifesta atteggiamenti eccessivamente egocentrici nel gioco di gruppo;
  • risolve i conflitti pacificamente;
  • non manifesta atteggiamenti aggressivi;
  • accetta le regole di un gioco di gruppo;
  • si dimostra rispettoso degli altri;
  • tratta in modo adeguato ciò che non gli appartiene (ad esempio i materiali della scuola).


Se si utilizzano gli indicatori come se fossero delle domande, nel tempo si dovrebbe ottenere un numero sempre maggiore di risposte positive. Prendiamo come esempio la domanda: "Il/La bambino/a condivide i giochi con gli altri?" Nei primi giorni di scuola può capitare che la risposta a questa domanda sia "No". Ciò indica che l'insegnante deve intervenire mediando i rapporti fra coetanei proponendo alcune modalità positive e rispettose di utilizzo dei giochi della sezione, in modo tale che tutti possano divertirsi.
In questo modo, con il tempo, la risposta alla domanda prescelta diventerà un "Si", facendoci dedurre che il/la bambino/a ha migliorato le proprie competenze sociali ed ora è in grado di relazionarsi in modo più efficace con gli altri.






lunedì 29 settembre 2014

Percezione della propria identità

All'inizio dell'anno scolastico i nostri bimbi si ritrovano immersi di punto in bianco in un contesto popolato da adulti che non hanno mai visto prima, immagini e suoni che pervadono il loro scenario ed un gruppo di bambini che, come loro, cercano di adattarsi al nuovo mondo nel quale sono stati catapultati. In questo processo però, dobbiamo fare attenzione che nessuno corra il rischio di smarrire se stesso. Cerchiamo perciò di valutare fin da subito qual è la conoscenza che ciascuno ha di sè e quanto questa immagine personale funga da punto di riferimento nel generare un contatto con il mondo esterno che sia sano e rispettoso della propria persona.


Alcuni degli indicatori che ci possono aiutare in questa valutazione potrebbero essere i seguenti:
  • conosce il proprio nome;
  • conosce i membri della propria famiglia;
  • riconosce il proprio contrassegno; 
  • riconosce il simbolo della propria sezione;
  • si riconosce come maschio/femmina;
  • si riconosce allo specchio;
  • si riconosce in una fotografia;
  • rappresenta se stesso.

Se si utilizzano gli indicatori come se fossero delle domande, nel tempo si dovrebbe ottenere un numero sempre maggiore di risposte positive. Prendiamo come esempio la domanda: "Il/La bambino/a riconosce il proprio contrassegno?" Nei primi giorni di scuola può capitare che la risposta sia "No". Bisogna dunque proporre dei giochi mirati e, congiuntamente, dare al/alla bambino/a la possibilità di familiarizzare con il proprio materiale scolastico (come bavaglino e asciugamano), dove solitamente compare il contrassegno. In questo modo, nel giro di qualche giorno, è auspicabile che la risposta alla domanda sopra menzionata diventi "Si", facendoci dedurre che il/la bambino/a ha imparato ad identificarsi con un determinato simbolo all'interno del nuovo contesto scolastico. Questo darà lui/lei sicurezza, poichè gli/le permetterà di riconoscersi parte di un nuovo gruppo, dimostrando un miglioramento nella percezione della propria identità.


P.S. Se qualcuno di voi si sta chiedendo cosa c'entri l'immagine di un'anguria con la valutazione della percezione di sè, bisogna fare un passo indietro nel tempo...quando Maestra Patrizia (la sottoscritta) non era altro che uno scricciolo sorridente il cui contrassegno era una bellissima anguria tonda, con accanto una fetta succosa la cui forma ricordava proprio il suo famoso sorriso a 36 denti.




sabato 20 settembre 2014

Giornata da gufi

Sarà il tempo, sarà l'avvicinarsi dell'autunno...ma questa è proprio una 
"giornata da gufi"!!
Qualche settimana fa mi è stato regalato un quaderno dalla copertina dolcissima (a destra nella foto) ed ho acquistato un libro per i miei bimbi (a sinistra nella foto).


"Un amico da trovare" mi ha colpito innanzitutto per le illustrazioni. Attirano immediatamente l'attenzione, sono rilassanti e danno la sensazione di entrare in un mondo incantevole dove regnano le tinte del verde e del blu. 

Se invece ci si sofferma sul testo, ci si accorge di quanto la storia sia romantica. Parla infatti di una gufetta di nome Olivia alla ricerca di un compagno. Fra le pagine del libro incontra diversi personaggi che le rispondono ciascuno con il proprio richiamo caratteristico: "cra, cra" la rana; "grrrr" l'orso e così via. Nel bosco vive un gufo di nome Berto che, come Olivia, è alla ricerca dell'anima gemella. Chissà se al termine della storia riusciranno ad incontrarsi!?! 

Certo, mi rendo conto che il finale sia un po'scontato, ma ricordiamoci che si tratta di una storia per bambini, i quali hanno bisogno di ricevere messaggi che li rassicurino, li mantengano stabili nella loro concezione degli affetti e fiduciosi verso il futuro. Una storia che parla di collaborazione, amore, ma anche di paure e turbamenti che però si risolvono in un lieto fine, non può che essere un bel racconto da gustare prima della nanna.




Trattandosi di una "giornata da gufi" ed essendo all'inizio di un nuovo anno scolastico, vi dedico anche questa buffa immagine pescata da internet. 





venerdì 19 settembre 2014

Libri per l'inserimento

Ecco alcuni libri utili da leggere a casa e a scuola con i nostri bimbi durante il periodo dell'inserimento:

"Alla scuola materna"  (Emile Beaumont, Sylvie Michelet)

"Anna va alla scuola materna" (Kathleen Amant)

"Coniglietto Bianco va alla scuola materna" (Marie-France Floury, Fabienne Boisnard)

"Giacomino va alla scuola materna" (Vilma Costetti, Monica Rinaldini)

"Il mio primo grande libro. La scuola materna" (Guido Wandrey)

"Salterino e Pulce alla scuola materna" (Hartmut Bieber)

"Sara va alla scuola materna" (Pauline Oud)

"Topo Tip non vuole andare all'asilo" (Marco Campanella)

"Vado alla scuola materna" (Nicoletta Costa)



mercoledì 17 settembre 2014

"I primi passi nella scuola materna"

Alcune settimane fa, per avere qualche carta in più da giocare nei primi giorni di scuola, ho deciso di leggere questo libro:




Le due scrittrici che hanno collaborato alla realizzazione di questo piccolo volume, sono due psicologhe specialiste nell'ambito della psicologia infantile e dell'adolescenza. Se devo essere sincera, ho deciso di comprarlo proprio per questo motivo. Infatti, ho notato che in molti si sentono autorizzati a scrivere di bambini e di scuola, ma in ben pochi hanno realmente le competenze per poterlo fare con serietà e cognizione di causa.

Purtroppo però, dopo le prime pagine mi sono dovuta ricredere siccome le considerazioni che vengono presentate sono frutto dei risultati di due tesi sperimentali (che mi par di aver capito appartengano alle due autrici...ma guarda un po'!) che hanno preso in esame circa 50 bambini...che mi sembrano un po' pochini per "fare di tutta l'erba un fascio". 

In più, sono rimasta sconcertata leggendo che le autrici si sentono addirittura in dovere di specificare che con il loro volume non intendono (testuali parole) "distogliere i genitori dall'intento di iscrivere il loro bambino alla scuola materna"...MA CI MANCHEREBBE ALTRO!!!
Ammetto di aver cercato l'anno di pubblicazione del libro solo dopo aver letto queste parole, forse proprio per via della perplessità che mi hanno indotto. Mi aspettavo che fosse un po' datato, visto la terminologia ormai superata di "scuola materna", ma non credevo che il testo originale risalisse addirittura al 1985...non ero neanche nata all'epoca!

Comunque, dopo questa partenza disillusoria che mi ha fatto pentire di aver "investito" la bellezza di 9 euro per un libricino di neanche 80 pagine, devo ammettere che il testo si è rivelato più utile e ben organizzato di quanto (ormai) mi aspettassi. Tratta, infatti, in maniera chiara e schematica quali sono le fasi che il "novellino" (come lo definiscono loro) mette in atto nel periodo dell'inserimento nella scuola dell'infanzia, prendendo in esame tale processo sia dal punto di vista del bambino, sia da quello della famiglia, che da quello delle insegnanti.
In più, in contrapposizione a quanto mi aveva sconcertato nelle prime pagine, di positivo c'è la presenza di un ultimo capitolo intitolato "Tutto è bene quel che finisce bene?! Ovvero, l'importanza degli anni della scuola materna" in cui si riconosce l'influenza che questa istituzione esercita ed eserciterà nei diversi ambiti della vita di chi ne prende parte.


In conclusione? E' un testo che consiglierei per gli ultimi giorni di vacanze estive. Si presenta leggero e scorrevole, chiaro e schematico, ed in più offre anche diversi spunti pratici. Unico dubbio: comprarlo in libreria come ho fatto io, o prenderlo di seconda mano o in biblioteca, siccome si legge in poche ore? A voi la scelta. 




venerdì 2 maggio 2014

Rendiamo speciale la festa della mamma

Vi propongo una piccola e personale selezione di idee e spunti per la festa della mamma, in modo da rendere questo giorno ancora più speciale...anche se, come ben si sa, con la nostra mamma è ogni giorno una festa!!!

CLICCA SULL'ALBERO CHE TI PIACE DI PIU' E SCOPRI COSA NASCONDE!!


               

                           











Storie e racconti per la festa della mamma


Storia in rima che infonde sicurezza nel bambino, facendogli capire, attraverso il susseguirsi di scene problematiche di vita quotidiana, che non deve mai abbandonarsi ad un senso di solitudine, perché vige un'unione intima, intensa ed indissolubile con la propria mamma...che è sempre presente nel cuore di tutti noi.



Lavoretti e creatività per la festa della mamma

Cornice con cuori:
Usando i perforatori adatti si ricavano dei cuoricini in cartoncino di differenti dimensioni e colori. Poi si incollano su una cornice di cartone. 

(http://lavoretti.crescebene.com/lavoretti-per-la-festa-della-mamma-la-cornice-con-i-cuori/)




Biglietto "digitale":
I bambini intingono un dito nel colore e lasciano le loro impronte attorno ad un punto (fatto ad esempio con un tappo di sughero). Poi si disegnano i gambi con un pennarello. 

(http://www.robertosconocchini.it/festa-della-mamma/2674-festa-della-mamma-il-biglietto-con-le-impronte-digitali.html)






Una corona per la nostra regina:
Facciamo decorare a ciascun bambino un cartoncino ritagliato a forma di corona...per far sentire la nostra mamma la regina del nostro cuore!

(http://www.sottocoperta.net/bambini/giochi/festa_mamma.asp)



Borsetta di primavera:
Con cartoncino, carta velina, forbici ed un ferma campione si può realizzare una semplice e colorata borsetta per la nostra mamma alla moda!

(http://infanziacisterna.blogspot.it/2010/05/festa-della-mamma.html)




Cornice di legumi:
Mettiamo a disposizione dei bambini una cornice in legno o cartone, ed alcuni contenitori con dentro legumi (o perline o bottoni) di differenti forme e colori. Lasciamo i bambini liberi di creare la propria cornice, in base ai propri gusti.

(http://www.scuola-materna.net/scuola-materna/rubriche/lavoretti/lavoretto-per-la-festa-della-mamma.html)



Un ritratto per la mamma:
Ciascun bambino disegna e ritaglia il ritratto della propria mamma ed altri soggetti, come fiori e cuori. Poi incolla questi elementi su un cartoncino colorato andando a comporre un quadro personalizzato.

(http://infanziacreativa.blogspot.it/2011/03/festa della mamma-2010.html)



Un ventaglio decorato:
Compriamo o realizziamo un semplice ventaglio con carta velina e facciamolo decorare ai bambini con tempera e pennello.

(http://blog.scuolaer.it/Messaggio.aspx?IDBlog=2814&IDMsg=57584)





Manina porta gioie:
Ciascun bimbo imprime l'impronta della propria mano su un dischetto realizzato con la pasta di sale (o un altra pasta modellabile). Una volta asciutto si colora l'impronta con tempera e pennello.

(http://www.istitutoemiliani.it/gallery/displayimage.php?pid=2454)




Foto tulipano:
Bastano alcuni ritagli di cartoncino rosso e verde, un ferma campione ed una foto personale...ed il regalo si compone con gran facilità.

(http://www.activityvillage.co.uk/photo-tulip-craft)







Vasetto personalizzato:
Bastano un vasetto di coccio, tempera, pennelli, vernice, tanta fantasia...ed un bel fiore da piantare al centro del nostro vasetto.

(http://everythingexceptthegrill.blogspot.it/2009/05/mothers-day-gift.html)







Fior di tappo:
Riciclando alcuni tappi, un bottone e dei ritagli di carta verde...si può realizzare un delizioso dono per la festa della mamma.

(http://www.sassydealz.com/2014/04/bottle-cap-flower-craft-kids.html)







Fior di fimo:
Sovrapponendo e schiacciando con la punta del dito alcune palline colorate di fimo si ottengono simpatici fiorellini da donare alla mamma.

(http://www.redtedart.com/2012/04/18/kids-crafts-flower-cards/dsc.2643/)


Fior di stampo:
Usando i rotoli di carta igienica e un po'di tempera si ottiene un bellissimo prato fiorito da donare al nostro fiore più bello: la mamma!

(http://www.makeandtakes.com/paper-tube-stamped-flower-power)




Fior di uova:
Riciclando i contenitori delle uova, alcuni bottoni ed un nastrino si può realizzare un bellissimo e coloratissimo quadro fiorito.

(http://modpodgerocksblog.com/2013/06/kids-will-love-this-egg-carton-art.html)






Fior di mano:
A volte basta solo una mano e un po'di tempera per realizzare il fiore più bello e colorato...

(http://www.rosalbacorallo.it/mamma-lavoretti.html)







Farfalline colorate:
Alcuni fogli di carta velina, una molletta...ed il gioco è fatto!

(http://jmanandmillerbug.com/2013/05/kids-spring-themed-craft-tissue-paper-butterflies.html)